Itinerario ad anello con partenza dalla stazione ferroviaria di Castelnuovo Garfagnana.
Possibilità di aggiungere un pernottamento presso il rifugio miramonti all’Orecchiella.
Giunti al passo delle Radici il cliente potrà infine scegliere se scendere a Castelnuovo
via San Pellegrino in Alpe o via Castiglione.
Durata: 4 giorni (5 giorni se si aggiunge il pernotto all’Orecchiella) – km totali: 162/178
difficoltà: impegnativo
Day1: Castelnuovo G. – Orecchiella – Lunghezza: 21km – dislivello in salita: 900m
Si consiglia di spezzare questa prima tappa che unisce Castelnuovo Garfagnana a Ponteccio. Effettuandola in 2 giorni e pernottando al rifugio Miramonti.
Partiti dalla stazione ferroviaria di Castelnuovo Garfagnana si imbocca la strada sp72 che in salita raggiunge Pieve Fosciana, mentre proseguendo e ci si ritrova all’interno della cinta muraria di Castiglione di Garfagnana. Proseguendo si arriva presso l’abitato di Villa Collemandina, dalla preziosa pieve romanica e si incontra l’abitato di Magnano, separato da Canigiano da un impressionante ponte. Raggiunta la vicina Corfino, situata sotto la mole calcarea della Pania di Corfino, si consiglia la visita del santuario della Madonna del Perpetuo Soccorso per ammirare la pala di Pietro da Talada. Proseguendo in salita si incontra la località di Pruno e poco dopo il cartello dà il benvenuto nell’area protetta del parco dell’Orecchiella dove si trova il centro visitatori.
Day1: Orecchiella – Ponteccio – Lunghezza: 18km – dislivello in salita: 300m
Lasciato l’idilliaco ambiente naturale dell’Orecchiella inizia una lunga discesa fino ad incontrare l’invaso artificiale del lago di Vicaglia. Si pedala ora sino a raggiungere il piccolo abitato di Rocca Soraggio. Ancora in discesa si arriva velocemente a Sillano da dove inizia infine la salita che, toccando i paesi di Dalli di Sotto e Dalli di Sopra conduce a Ponteccio.
Day2: Ponteccio – Ligonchio – Lunghezza: 30km – dislivello in salita: 800m
Ad attendere i cicloturisti c’è il passo di Pradarena. Partiti da Ponteccio si incontra dopo poco una variante sterrata dedicata ai più capaci, mentre seguendo il roadbook principale si scende a Sillano da dove iniziano i 13km di salita necessari per scalare il Pradarena. Durante l’ascesa si passa attraverso il nucleo abitato di Capanne e al bel laghetto di Lamastrone. Giunti al passo si entra in provincia di Reggio Emilia dove è possibile effettuare l’escursione che in circa un ora porta in vetta al Cavalbianco.. Riprese le bici si affrontano i tornanti in discesa e superato l’abitato di Ospitaletto si arriva in prossimità del ponte sul torrente Rossendola da dove si prosegue per Ligonchio. In paese, caratterizzato dalla centrale idroelettrica costruita nel 1920, si trova la sede operativa del parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Day3: Ligonchio – Civago – Lunghezza: 45km – dislivello in salita: 800m
Lasciata Ligonchio dopo poco più di 2km di discesa si incontra il torrente Ozola e con un tratto caratterizzato da saliscendi si transita nei pressi dei caratteristici borghi in pietra di Casalino e di Loggia. Seguendo la strada principale sp56 si arriva poco distante ai resti di una imponente torre ottagonale dell’VIII sec. che segnalano l’arrivo presso l’abitato di Minozzo dove si abbandona la strada principale e si pedala in direzione Monteorsaro. Grazie a una panoramica stradina si risale toccando i minuscoli abitati di Montefelecchio, Santonio e Coriano. Finalmente finisce la salita e ci si tuffa in discesa verso la località turistica di Febbio. Presa la strada sp9 si transita nei pressi di Cervarolo.
Dopo aver visitato in paese la bella chiesa della SS.Annunciazione si prosegue ora per giungere presso i resti della suggestiva torre dell’ Amorotto. Ancora poche pedalate e si arriva infine a Civago, località di villeggiatura famosa per la bellezza dell’ Abetina Reale. Grazie a una comoda strada sterrata percorribile anche in bici si può pedalare alcune ore e raggiungere il rifugio Segheria dell’Abetina Reale, situato a 1417 metri di quota: un escursione facoltativa dedicata ai cicloturisti più allenati.
Day4: Civago – Castelnuovo G.
Una cavalcata che porta fino ai 1529 mslm del passo delle Radici. Lasciata Civago inizia una dolce salita. Si transita nei pressi del paese di Piandelagotti e seguendo la strada sp324 si arriva al passo delle Radici. Giunti al passo delle Radici potete scegliere tra 2 itinerari per raggiungere Castelnuovo Garfagnana. Il primo – più impegnativo – conduce all’affascinante eremo di San Pellegrino in Alpe e con una vertiginosa e panoramica discesa raggiunge Castelnuovo. Il secondo – più lungo – segue la strada sp324 che scende ai piedi delmassiccio calcareo della Pania di Corfino e passando per Sassorosso conduce a Castiglione di Garfagnana, ormai a pochi km da Castelnuovo.
Lunghezza tratto Civago – passo delle Radici: 18km – dislivello in salita: 500m
A) Lunghezza tratto passo Radici – Castelnuovo G_via San Pellegrino in Alpe: 18km – dislivello in salita: 100m
B) Lunghezza tratto passo Radici – Castelnuovo G_via Castiglione: 32km – dislivello in salita: 100m
A) Dal passo delle Radici va affrontato un ultimo chilometro di dura salita prima di poter intraprendere la discesa che conduce presso il suggestivo convento di San Pellegrino in Alpe. Dopo la visita al museo inizia una ripidissima discesa che con un serie infinita di tornanti scende lungo il crinale toccando bei borghi della montagna garfagnina, come Chiozza e Pellizzana. Per gli amanti della natura non va persa l’occasione di ammirare il castagno di Pratofosco. Si può allungare il percorso con una deviazione che porta a Castiglione di Garfagnana oppure continuare in discesa e concedersi un ultima sosta presso il bel centro storico di Pieve Fosciana prima di far rientro a Castelnuovo Garfagnana.
B) Dal passo delle Radici si segue la strada sp72 che scende verso i nuclei abitati come Casone di Profecchia e Col d’Arciana. Continuando in discesa in direzione Sassorosso rilievi brulli e venati di calcare biancastro si offrono alla vista del cicloturista. Raggiunto il paese si consiglia di fare due passi tra le strette e ripide scalinate che portano ad alcuni terrazzi. Riprese le bici si scende e superata la località di Massa si pedala fino a ritrovare la strada principale e scendendo con ampi tornati si arriva a Cerageto e a Castiglione di Garfagnana. Dopo aver lasciato le mura cittadine inizia un tratto che attraversa la campagna e porta a Pian di Cerreto, ormai a poca distanza da Castelnuovo di Garfagnana.